Quali effetti produrranno sui rapporti contrattuali B2B la disciplina statunitense sui dazi e le misure che gli altri Stati e l’Europa adotteranno? Esistono strumenti e rimedi giuridici per gestire l’esecuzione dei contratti già perfezionati e per conferire ai nuovi accordi la duttilità necessaria alla loro attuazione, nonostante la contingente turbolenza?
I contratti di vendita, di distribuzione, di fornitura sono indispensabili all’attività di impresa sia nelle relazioni fra Aziende italiane sia nei rapporti commerciali fra Aziende italiane e Aziende straniere.
Il contratto come tutela da tensioni commerciali e dazi
Ogni affare presenta sue caratteristiche e ogni contratto ha le sue peculiarità, perciò le risposte vanno, necessariamente, riferite alle singole vicende concrete. Ciò detto, è possibile:
- Verificare “la tenuta” dei contratti in essere mediante la loro analisi, condotta secondo i principi dell’ordinamento giuridico di riferimento, comprese le norme di diritto internazionale privato eventualmente applicabili;
- Impostare le nuove trattative, con particolare attenzione alla determinazione del corrispettivo, alle clausole di salvaguardia; ai principi e agli usi del commercio internazionale (a esempio gli Incoterms), se la negoziazione presenta i requisiti della transnazionalità;
- Considerare il rischio dell’inadempimento, quello del ritardo nei pagamenti o nell’esecuzione delle altre prestazioni contrattuali, il rischio del contenzioso, scegliendo gli strumenti giuridici idonei a contenere gli effetti di tali rischi e i costi a questi correlati;
- Predisporre contratti scritti, che disciplinino gli accordi raggiunti fra Imprese, anche con riferimento ai profili sopra sintetizzati, nel rispetto e con l’ausilio degli istituti giuridici a ciò deputati.
Non si tratta di un miraggio, bensì di uno stimolante lavoro di squadra, nell’ambito del quale l’esperienza dell’Imprenditore e quella del Professionista si alleano.
Autore: Simonetta Benenti
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