Esportatore autorizzato 2022 Proroga – Banca Dati REX

Essere esportatore autorizzato significa avere un’autorizzazione, rilasciata dall’Agenzia delle Dogane, che permette di apporre la dichiarazione di origine preferenziale in fattura indipendentemente dall’importo della fornitura. Molte imprese interpellano TradeCube per chiedere di svolgere la pratica di iscrizione alla banca dati REX o di preparare e presentare la domanda per diventare esportatori autorizzati. Chiedono dove si possono reperire i moduli e su quale portale sia necessario registrarsi.

Dopo varie proroghe, l’ultima delle quali al 31/12/2021, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha pubblicato circolari sulle procedure di rilascio dei certificati di circolazione EUR 1, EUR-MED e A.TR, con due ulteriori proroghe.

Come detto, molte imprese interpellano TradeCube per chiedere di svolgere la pratica di iscrizione alla banca dati REX o di preparare e presentare la domanda per diventare esportatori autorizzati. Chiedono dove si possono reperire i moduli e su quale portale sia necessario registrarsi. TradeCube risponde che la pratica è relativamente semplice, si tratta di una domanda di iscrizione senza complessità particolari, come quelle svolte ogni giorno dai professionisti e che le modalità sono facilmente reperibili in rete, ma il punto non è questo.

L’iscrizione alla banca dati REX o il possesso dello status di esportatore autorizzato sottintendono una verifica in azienda da parte della dogana.

La dogana deve infatti accertare che l’operatore interessato è affidabile, formato, organizzato ed attrezzato per la compliance doganale ed in particolare per il rilascio di dichiarazioni di origine preferenziale.

Ciò significa conoscere perfettamente cos’è l’origine preferenziale, come è regolamentata, che cosa sono e quali sono gli accordi di libero scambio in vigore, come reperirli ed interpretarli. 

La voce doganale – Una scelta fondamentale!

E’ necessario conoscere e saper interpretare la TARIC (tariffa doganale) e le sue note esplicative. Le risorse devono essere formate e responsabilizzate perché l’attribuzione della voce doganale possa essere effettuata con precisione coinvolgendo anche l’area tecnica. Deve inoltre essere prevista una verifica periodica delle voci doganali, in quanto queste vengono revisionate entro il 31/10 di ogni anno, con efficacia dell’anno successivo.

Dalla voce doganale discende l’imposizione daziaria che colpirà l’importatore, importantissima da conoscere non solo per ragioni amministrative, ma soprattutto nell’ambito delle strategie commerciali e di acquisto.

Le aree aziendali interessate (che coinvolgono l’area amministrativa, legale, tecnica, logistica, commerciale e acquisti) devono avere la conoscenza del quadro generale delle norme che regolano la compliance doganale.

Questo perché l’iscrizione al REX e lo status di operatore autorizzato sottintendono un audit doganale: la dogana viene in azienda allo scopo di accertare che essa sia in possesso della struttura e delle risorse adeguate per essere definita affidabile.

Quali sono le conseguenze di una falsa dichiarazione di origine preferenziale?

L’apposizione di una dichiarazione di origine preferenziale permette al nostro cliente (l’importatore) di evitare o ridurre drasticamente il pagamento di dazi all’amministrazione doganale del suo paese. 

L’esportatore italiano che, anche solo per superficialità o negligenza, rilascia una falsa dichiarazione di origine preferenziale sotto qualsiasi forma, permette all’importatore un illecito risparmio d’imposta e di conseguenza procura un danno allo stato estero, che ha firmato un accordo di libero scambio con la UE.

E’ facile comprendere come il sistema degli accordi di libero scambio, che permette alle imprese europee di essere competitive in moltissimi mercati strategici, deve essere tutelato e non può essere affrontato con superficialità.

E’ per questa ragione che il rilascio di false dichiarazioni d’origine preferenziale costituisce reato di falso ideologico in atto pubblico (art. 483 Codice Penale), punito con la reclusione fino a due anni.

Ma perché dobbiamo essere formati, organizzati e preparati solo se ciò è obbligatorio?

In questo articolo non abbiamo nemmeno spiegato quando è necessario iscriversi alla banca dati REX e/o ottenere lo status di esportatore autorizzato.

Non lo spieghiamo perché in realtà tutti gli esportatori dovrebbero essere organizzati in modo da garantire la compliance doganale: quando le risorse sono formate, quando le procedure sono ben definite superare l’audit doganale diventa un passaggio naturale, da non sottovalutare ma da affrontare con tranquillità e sicurezza.

In conclusione, cosa devono fare gli esportatori?

TradeCube accompagna gli operatori nella preparazione, finalizzata o meno al superamento all’audit doganale, ponendo in essere quanto necessario ai fini della compliance con la normativa:

  • Formazione delle risorse
  • Definizione dei ruoli e delle procedure, anche informatiche
  • Verifica ed adeguamento della Vostra organizzazione
  • Presentazione della domanda ed assistenza all’audit

E’ certamente possibile svolgere la maggior parte dell’attività di preparazione a distanza: tramite la nostra piattaforma webinar sarà possibile mettere in atto la formazione, condividere i contenuti ed esaminare la vostra documentazione.

Disclaimer: The content of this article is intended to provide a general guide to the subject matter. Specialist advice should be sought about your specific circumstances. Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di offrire informazioni orientative alle imprese. Vi invitiamo a chiedere una consulenza specialistica relativamente alla Vostra situazione specifica.

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