Qual è la definizione di Europa?

Il panorama internazionale, che diventa sempre più complesso, ci dà l’occasione per riflettere sulla definizione di Europa. Spesso utilizziamo questo termine in modo generico, senza renderci conto che, in base al tema che tocchiamo, i confini dell’Europa potrebbero essere molto diversi. Questo per via della presenza di differenti accordi o gradi di adesione.

Qual è la definizione di Europa a fini doganali, contrattuali e fiscali?

L’Unione europea

Fondata nel 1957 da soli sei Paesi, tra i quali l’Italia, la Comunità Economica Europea (CEE, e prima ancora CECA – Comunità europea del carbone e dell’acciaio), si è allargata nel corso dei decenni, includendo nuovi Stati e assumendo un assetto sempre più strutturato, fino a diventare ciò che tutti conosciamo con il nome di Unione europea (UE). Le ultime variazioni sono avvenute nel 2013, con l’ingresso della Croazia, e nel 2020 con l’uscita del Regno Unito.

La UE include ad oggi 27 stati: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

L’Eurozona

È l’insieme dei Paesi UE che utilizzano l’euro come moneta ufficiale. Attualmente soltanto 20 dei 27 Stati membri utilizzano l’euro. L’adozione dell’Euro non è sinonimo di appartenenza all’Unione Europea o all’Unione Monetaria. Alcune nazioni utilizzano questa valuta pur non facendo parte dell’Eurozona, come il Montenegro ed il Kosovo, che l’hanno adottato unilateralmente.

L’area Schengen

E’ l’area attraverso la quale i cittadini si possono spostare liberamente senza controlli alla frontiera. Non corrisponde con l’Unione Europea, perché include il Liechtenstein, la Norvegia, la Svizzera, l’Islanda ma esclude l’Irlanda e Cipro. Dal 31 marzo 2024 Bulgaria e Romania faranno parte dello spazio Schengen limitatamente ai confini aerei e marittimi. È possibile consultare a questo link la situazione aggiornata.

L’armonizzazione IVA europea

Gli Stati membri della UE condividono la normativa in materia di Imposta sul Valore aggiunto. La Direttiva definisce le operazioni intracomunitarie, gli adempimenti, l’esigibilità dell’IVA, la base imponibile, e fissa dei paletti comuni per le aliquote e le detrazioni. Il perimetro dell’armonizzazione IVA è dettagliatamente definito dall’art. 7 comma 1 del DPR 633/72, il nostro testo unico IVA.

L’Unione doganale europea

L’unione doganale è un’area commerciale unica, nella quale tutte le merci circolano liberamente, sia che siano state fabbricate nell’Unione europea o che siano importate da Paesi terzi. Il dazio su beni provenienti da paesi extra UE viene di solito pagato al momento del primo ingresso nell’Unione: successivamente non vi sono ulteriori dazi, né controlli. L’Unione doganale non corrisponde precisamente ad alcuna delle definizioni che abbiamo visto sopra, perché include ad esempio anche la Turchia, sulla base di uno specifico accordo.

L’Europa geografica

I confini dell’Europa geografica sono molto più vasti e non trovano una definizione ufficiale: possono comprendere parte del territorio della Russia, della Turchia, del Kazakistan e degli stati caucasici. E’ bene sempre indicare con la massima precisione il perimetro geografico quando si parla di Europa in un contratto.

I microstati, i territori extradoganali, i territori d’oltremare, ecc.

Ce ne sono un’infinità, citiamo a caso Livigno, il Monte Athos, le Isole Canarie, i Principati di Monaco e Andorra, la Guyana francese, Gibilterra, Isole Svalbard, Città del Vaticano, le basi militari, ecc. La lista sarebbe veramente lunga. Se il nostro business coinvolge uno di questi Stati/territori dovremo approfondire volta per volta le regole che lo riguardano.

Quali sono le implicazioni pratiche di queste differenze?

Le implicazioni sono infinite e possono influenzare il trattamento IVA, doganale, la libera circolazione dei lavoratori e gli accordi contrattuali, ad esempio:

  • Che portata hanno un’esclusiva di distribuzione in Europa o un’assicurazione che copre i danni avvenuti in Europa?
  • E che implicazioni ha l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea su tutti i contratti che citano la normativa UE oppure il territorio UE?
  • E’ possibile effettuare un’indagine prima di approcciare un mercato estero?

TradeCube, grazie alla sua rete di partner internazionali, è in grado di accompagnare gli operatori nel labirinto di norme legate alle varie definizioni di Europa.

Photo by Rocco Dipoppa on Unsplash

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