Green pass Covid e trasferte in Europa

In questi giorni TradeCube sta ricevendo molte richieste di informazioni sul Covid Pass Europeo, il cosiddetto “Green Pass”, cioè il certificato valido in tutti i paesi UE che dovrebbe consentire la libera circolazione dei cittadini vaccinati o guariti dal Covid. Circolano informazioni superficiali e fuorvianti, quindi vogliamo chiarire la situazione allo stato attuale.

Nei giorni scorsi sono state pubblicate due norme molto importanti per la mobilità internazionale: il DPCM del 17/06/21 e l’ordinanza del Ministero sella Salute del 18/06/21, che andiamo a commentare, precisando che riguardano unicamente gli ingressi in Italia.

Green Pass Covid e trasferte di lavoro in Europa – Cosa sappiamo (e cosa ancora no)

Fino al 16/06/2021 non era prevista alcuna eccezione per persone vaccinate o guarite. Chiunque fosse entrato in Italia senza aver transitato, nei 14 gg precedenti, da paesi diversi da UE, Schengen, UK e Israele doveva in ogni caso presentare un tampone negativo.

Dal 21/06/2021 chi è in possesso del Covid green pass potrà far valere il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione dal Covid in alternativa al tampone da effettuare nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Italia. Il pass deve essere esibito, salvo eccezioni, da chiunque faccia ingresso in Italia dai paesi dell’elenco C (UE/Schengen/UK e Israele) ed è esteso anche agli ingressi da Canada, Giappone e USA.

Eccezioni riguardanti le trasferte di lavoro

  • Chiunque fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle centoventi ore per comprovate esigenze di lavoro
  • Personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all’estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a centoventi ore

Anche in questi casi deve essere compilato il Passenger Locator Form ed effettuata la comunicazione all’autorità sanitaria

Cos’è e come si ottiene il Covid pass?

Il DPCM  del 17/06/21 è molto tecnico e si occupa di definire le modalità informatiche di rilascio dei certificati, che il cittadino potrà ottenere nei seguenti modi:

  • Portale della piattaforma nazionale DGC
  • Fascicolo sanitario elettronico
  • App Immuni
  • App IO
  • Sistema Tessera Sanitaria tramite i medici/farmacisti autorizzati

I sistemi informatici sono accessibili in genere tramite CIE (Carta d’identità elettronica), CNS (dispositivo di firma elettronica)  o SPID. Raccomandiamo a chi ancora non li avesse di dotarsi al più presto di uno di questi strumenti per essere in grado di accedere in ogni momento al proprio certificato. Strumenti che tra l’altro diventeranno presto indispensabili per accedere a qualsiasi sito della Pubblica Amministrazione.

L’ordinanza del Ministero della salute del 18/06/2021, che vale dal 21/06/2021 al 30/07/2021, disciplina l’utilizzo del Covid pass nelle movimentazioni internazionali. Il Covid pass, o green pass che dir si voglia:

  • Deve essere scritto almeno in italiano, inglese, francese o spagnolo
  • Può essere esibito sia in formato digitale che cartaceo
  • Può essere emesso dai paesi UE e anche dai paesi terzi

Il pass certifica le seguenti situazioni:

  • Il ciclo vaccinale completato da almeno 14 giorni
  • La guarigione dal Covid 19
  • Il tampone molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti il rilascio

Aggiornamenti in tempo reale sulla situazione del certificato Covid UE sono disponibili sul sito ufficiale della UE, in una sezione dedicata.

L’ingresso nei paesi UE oggi

Allo stato attuale le regole sono disomogenee e da verificare non solo paese per paese ma anche in base alla singola località. I vari obblighi (tamponi, quarantene, ecc) possono variare ad esempio in base a:

  • Durata della trasferta o del transito
  • Mezzo di trasporto utilizzato
  • Motivo del viaggio
  • Solo in alcuni casi stato vaccinale o guarigione dal Covid

Molta attenzione va dedicata alla documentazione da presentare. Ad esempio in alcuni casi basta qualsiasi tipo di tampone, in altri necessita il molecolare. Le tempistiche sono differenziate e la certificazione, relativa al test o allo stato vaccinale, può essere richiesta in inglese o nella lingua locale e deve contenere le informazioni specificamente previste dal paese ospitante.

La circolazione nei paesi UE dal 1 luglio 2021

Dal 1 luglio viene introdotto il Certificato COVID Digitale UE, che sarà valido in tutti i paesi UE, sarà in inglese e nella lingua nazionale e potrà essere in formato digitale o cartaceo.

Ma la circolazione sarà veramente libera per i vaccinati e i guariti? Su Europa.eu è disponibile una FAQ su questo tema che spiega:

“In caso di viaggio, il titolare del certificato dovrebbe, in linea di principio, essere esonerato dalle restrizioni alla libera circolazione: gli Stati membri dovranno cioè astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato COVID digitale dell’UE, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica.

In tal caso, ad esempio in risposta a nuove varianti che destino preoccupazione, lo Stato membro in questione è tenuto ad informare la Commissione e tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione. Ciò significa che ogni nazione potrà comunque imporre restrizioni motivate per tutelare i propri cittadini e il proprio territorio.
Inoltre è necessario che tutte le nazioni siano tecnicamente pronte alla gestione e verifica dei certificati elettronici. E’ stabilito un periodo transitorio dal 1 luglio al 12 agosto durante il quale gli stati membri si possono preparare al rilascio dei certificati ai propri cittadini.

Novità sulle trasferte extra UE

L’ordinanza stabilisce, oltre a quanto già commentato,  la quarantena di cinque giorni per gli ingressi dal Regno Unito e proroga le restrizioni per India, Bangladesh e Sri Lanka, mentre quelle relative al Brasile erano già state prorogate al 30/07/2021 dai precedenti provvedimenti.

Precisiamo che tutto quanto previsto dalla precedente Ordinanza del Ministero della Salute del 14/05/2021 è valido fino al 31/07/2021 o finchè non intervengano nuove disposizioni. Chi abbia soggiornato o transitato nei 14 gg precedenti da paesi diversi da UE, Schengen, UK e Israele si deve attenere alle disposizioni specifiche, che includono due test e la quarantena, salvo le diverse prescrizioni e divieti per UK, Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka.

In conclusione

Certamente l’introduzione del Certificato Covid semplificherà gli spostamenti e uniformerà la documentazione da presentare. Il certificato elettronico garantirà l’autenticità e l’impossibilità di manomettere i dati in esso contenuti dando un contributo importante alla sicurezza internazionale.
Sarà comunque necessario continuare a verificare la situazione delle nazioni di destinazione, per accertare che non abbiano posto in essere particolari restrizioni e che ci sia la piena operatività del sistema.

La situazione oltreconfine è ancora molto fluida e molte cose stanno cambiando, Vi raccomandiamo quindi di seguire gli aggiornamenti del sito del ministero degli esteri, tra le FAQ, e di viaggiaresicuri.it

Photo by Dorothea OLDANI on Unsplash

Disclaimer: The content of this article is intended to provide a general guide to the subject matter. Specialist advice should be sought about your specific circumstances. Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di offrire informazioni orientative alle imprese. Vi invitiamo a chiedere una consulenza specialistica relativamente alla Vostra situazione specifica.

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