Le insidie del social media marketing “funny”

Voglio una comunicazione come quella di Taffo!” Quante volte il cliente vuole (a parole) che la propria azienda affronti il mondo esterno con un piglio originale, ironico e divertente, ma non ne comprende appieno le ramificazioni e le conseguenze? E’ un cruccio con cui a volte si confronta chi fa comunicazione nel mondo digitale, o si cimenta nel social media marketing.

Taffo, un esempio geniale

Per chi non lo sapesse, Taffo è un’azienda di onoranze funebri che si propone in maniera geniale con una comunicazione social divertente e ironica, riuscendo sempre (finora) ad andare a segno senza oltrepassare il limite. Vignette e post ironici, su argomenti anche controversi. Il lavoro è fatto talmente bene, che è ormai diventata un fenomeno di costume, noto a tutti. E la comunicazione funziona perfettamente, senza descrivere in dettaglio prezzi, servizi, prodotti. Perché quando ci si trova nel momento della necessità, di QUELLA necessità, nessuno vorrebbe dover scegliere. Anzi, vorrebbe già avere già in testa un nome da contattare. E questo è proprio quello che succede. Se devo scegliere le onoranze funebri, tanto vale rivolgermi ad un nome noto, a maggior ragione se mi ha fatto trascorrere un momento felice, magari anche di pochi secondi.

Quando affiorano i risultati, e quando la comunicazione ha successo, è però facile dimenticare la preparazione e il lavoro che c’è dietro. Taffo lavora bene e si vede. La ricerca continua di nuovi temi, il lavoro di grafica per realizzare immagini divertenti e non offensive. Sicuramente anche l’analisi dei commenti e dei risultati per capire quando si è andati troppo vicini alla linea da non superare… “too close to the bone” come si dice in inglese.

Comunicare fuori dagli schemi costa

Il fatto che qualcosa sia divertente, spensierato, ironico, non vuol dire che ci si sia pensato di meno. Anzi, spesso ci si pensa di più, e ciò porta a un deciso impegno di tempo, e conseguentemente di denaro. Pensare fuori dagli schemi, in altre parole, se viene fatto bene, costa. Quando ci si imbarca in un piano di comunicazione di questo tipo occorre mettere in previsione le risorse per poter portare avanti il progetto, e pianificare non solo l’immediato futuro, ma anche quello a lungo termine. Perché una volta iniziato, non è più così facile tornare sui propri passi. Infatti, uno dei rischi di questo tipo di approccio è anche quello di rimanere per sempre prigionieri di un cliché che magari, nel tempo, non fa più al caso. E per cambiare rotta, serve lavoro, pianificazione, impegno… costo.

Trattare la nostra “casa” on line come quella reale

In altre parole, per progettare la propria comunicazione occorre la stessa attenzione di quando si costruisce un capannone. Per evitare di trovarselo, dopo pochi anni, mezzo vuoto, o crollato sulla testa…

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